Si è svolta giovedì 22 settembre in diretta su linkedin, youtube e facebook la tavola rotonda Women to be free, un momento di confronto e condivisione delle esperienze dell’omonimo progetto, alla sua seconda edizione, nato per favorire l’inclusione finanziaria di donne vittime di violenza grazie alla collaborazione tra l’Associazione MicroLab, lo studio legale internazionale DLA Piper, PerMicro, l’Associazione Terra e Pace, ed il contributo di CEB (Council of Europe Development Bank).
A contraddistinguere il progetto, che ha coinvolto 39 donne assistite da case rifugio in 5 regioni, un innovativo percorso di formazione integrato tra conoscenze hard, quali diritto sul lavoro ed educazione finanziaria, e soft, con workshop di comunicazione non violenta e craft-fullness, più un servizio di mentoring individuale. Al termine del percorso è stata lanciata anche una campagna di crowdfunding che ha raccolto 10.000 euro per finanziare 5 borse lavoro per donne vittime di violenza.
Dopo i saluti di Corrado Ferretti, Presidente dell’Associazione MicroLab e di Lucia Bucciarelli Ducci, Country Manager per l’Italia CEB, è intervenuta Carmen Carbonaro, Socia fondatrice della Cooperativa Be Free, che ha fornito una testimonianza sul coinvolgimento delle cooperative per la selezione delle beneficiarie del progetto.
Nella seconda parte dell’incontro sono intervenute Anna Filippucci, Responsabile delle formazioni MicroLab, che ha offerto una panoramica sui risultati del progetto, Giulia Boioli, Direzione Commerciale e Promozione in PerMicro, che ha raccontato della situazione dell’imprenditoria femminile in Italia, Elena Riva, DLA Piper che ha parlato delle possibilità di inserimento lavorativo per donne vittime di violenza e Chiara Bertalotto, Associazione Terra e Pace, che ha descritto il funzionamento della CNV (comunicazione non violenta) in quanto strumento di empowerment.
A seguire le testimonianze delle beneficiarie del progetto Enrica Serrani e Cristina Marini, e dei business mentor MicroLab coinvolti Giulio Capocaccia e Giulia Alessandri.
In conclusione Marina Furegon, project assistant del progetto Women to be free, e beneficiaria della prima edizione, che ha raccontato della sua esperienza lavorativa nell’ambito del progetto e della raccolta fondi associata che ha consentito di finanziare 5 borse lavoro per donne vittime di violenza. Ha moderato l’incontro Stefania Guida, coordinatrice nazionale Associazione MicroLab.
