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Ogni imprenditore di successo ama ciò che fa e intesse una vera e propria love story col suo business. 

Per San Valentino abbiamo deciso di raccontare una di queste storie d’amore: quella di Valeria e della sua impresa Bottega Botanica

Come per tutte le storie d’amore, anche quella dell’imprenditore col proprio business può incontrare momenti di difficoltà, come quelli che stiamo vivendo a causa della pandemia in corso. Per questo MicroLab nell’ambito del programma SOS Mentoring, lanciato da Youth Business International e sostenuto da Google.org, affianca gli imprenditori in difficoltà con percorsi di formazione e mentoring. 

Valeria è seguita nel suo percorso da Alessandra Espinosa, business mentor MicroLab. 

Le abbiamo intervistate per farci raccontare come insieme stanno affrontando questo periodo. 

Valeria raccontaci la storia della tua impresa Bottega Botanica. Come nasce e cosa fa?

Il mio progetto nasce nel 2017, l’anno in cui sono tornata in Italia dopo aver vissuto per 6 anni in Germania.

Il mio obiettivo era unire tutte le esperienze fatte sino a quel momento in un unico progetto.

Bottega Botanica unisce quindi la mia formazione come antropologa sociale (ho fatto ricerca in Italia e all’estero nell’ambito dei parchi pubblici) alla mia passione per le piante, fiori e il design. Cosi, mi sono formata come fiorista e fatto corsi all’estero specializzati su piante da interno. La mia idea era di portare la natura all’interno degli ambienti domestici e di lavoro.

Più nel concreto scelgo le piante migliori cercando di capire i bisogni e le attitudini dei miei clienti e provando a creare una sinergia tra l’ambiente, il verde e le persone che vivono ogni giorno quello spazio.

Il mio motto è #ilpollicenerononesiste perché sono convinta che la nostra relazione con le piante si costruisca giorno dopo giorno, osservandole attentamente e procedendo per tentativi ed errori (come ogni relazione che si rispetti).

Valeria quali sono le tue aspettative rispetto al percorso di mentoring?

Ho sentito la necessità di un percorso di mentoring verso la fine del 2020 dopo un anno faticoso ma comunque positivo.

È molto difficile lavorare, progettare e allo stesso tempo analizzare il proprio percorso per valutare come proseguire. 

Per questo motivo, ad un certo punto, ho sentito il bisogno di un’opinione esterna che valutasse il mio operato in modo critico ma progettuale, con un occhio attento anche all’aspetto economico.

Mi aspetto di percorrere un pezzo di strada al fianco di qualcuno con cui dialogare in modo costruttivo del mio progetto valutando insieme i prossimi passi da fare.

Grazie ad Alessandra, tutto questo sta già succedendo…

Alessandra quali sono i punti di forza dell’impresa di Valeria e in cosa pensi che possa migliorare attraverso il mentoring?  

Sicuramente la competenza tecnica e le doti creative e organizzative di Valeria. Oltre a questo, un ingrediente dalle grandi potenzialità è, secondo me, il target di clientela a cui si rivolge Valeria, in particolare con il servizio di Plant Design. Un segmento tendenzialmente ‘affluent’, con buone possibilità di spesa. Questo dovrebbe essere in grado di contribuire a garantire, ovviamente come parte di un insieme organico di vari altri elementi, continuità e sostenibilità economica del business. Che è poi quello che ci si aspetta, oltre alla soddisfazione e al piacere di aver creato e far crescere qualcosa di proprio, quando si decide di avviare un’impresa.

Date queste buone basi di partenza, il mentoring offre alla Mentee soprattutto un’opportunità di condivisione ‘a voce alta’ di pensieri, dubbi, idee e quindi di confronto. È in questo modo che i pensieri si strutturano, i dubbi trovano molto spesso risposta, le idee si concretizzano.

In questi casi la Mentor aiuta soprattutto a incanalare i pensieri in modo costruttivo e il più possibile efficace e, quando serve, ovviamente anche ad affrontare con maggiore competenza aspetti più tecnici come alcuni dettagli (che spesso possono fare la differenza) nel Business Plan, l’analisi dei costi, la stima dei Ricavi, come determinare il prezzo ‘giusto’.

Per come la vedo io, in particolare quando si ha a che fare con Mentee come Valeria, la Mentor è anche e soprattutto una ‘sparring partner’. Un po’ più anziana, ma anche per questo con tanta esperienza da condividere. 

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